“Il sublime del tragico sfocia pur sempre nella bellezza” – Claus-Artur Scheier sul Rossini “assoluto”

La maggior parte del grande pubblico ama Rossini. I suoi colleghi lo invidiano, lo rispettano, lo ammirano… oppure lo condannano e si scontrano con lui, così come alcuni critici contemporanei gli addebitano errori di forma accusandolo di contribuire alla caduta del buon gusto.

Come mai tanta discordia? Perché non ascoltiamo solo musica, ma ci troviamo davanti a vere e proprie concezioni del mondo, costata Claus-Artur Scheier. Come vedete, come sentite e ascoltate voi il “vostro Rossini”? Vi attira il colmo del comico o piuttosto il fondo del tragico? Ovvero, che cos'è che vi affascina in Rossini, perché lo amate, come e dove ascoltate Rossini? In macchina, a letto, in cucina, con le cuffie, ad alto o a basso volume? Raccontateci le vostre esperienze, le serate all’opera, date consigli per l’acquisto di CD...

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