“Rossini - senza
confini” – Friedrich Lippmann sulla “Rossini Renaissance” moderna
Già nel 1981 Friedrich Lippmann descriveva così la situazione
della ricerca rossiniana, e sino ad oggi lo studio del fenomeno Rossini è
un argomento per così dire senza confini… i ricercatori si dedicano in modo
approfondito alle opere, al carteggio e alla lunga vita del compositore. Ogni
estate, un gruppo di esperti del Centro di Studi Rossiniani di Pesaro continua
a lavorare sull'edizione critica delle opere pubblicata dalla Fondazione Rossini,
e presso l'editore tedesco Bärenreiter, sotto la guida di Philip Gossett,
cresce una propria edizione delle opere di Rossini.
Su alcuni temi neanche gli esperti trovano un punto di accordo: Le agilità
rossiniane sono da considerarsi puro canto fiorito o strumento di espressione
drammatica? Le opere non napoletane sono da classificarsi come superate? Le
sue opere sacre soddisfano i criteri che la musica sacra in generale impone?
L’improvviso ammutolire di Rossini come compositore d’opera era un ritiro
voluto o un colpo del destino?
L’aiuto fornito da esperti tedeschi e stranieri permette alla Società tedesca
Rossini di accompagnare la ricerca rossiniana con vari seminari e pubblicazioni.
La Società ha inoltre riscoperto l’opera Eduardo e Cristina e l’ha corredata
di una monografia, ha pubblicato un volume illustrato intitolato “Hommage
an Rossini” (Omaggio a Rossini), organizzato un simposio sul periodo parigino
del Maestro in collaborazione con l’Università di Lipsia, e infine è stato
riedito il libro “Plaudereien mit Rossini” (Chiacchierando con Rossini) di
Ferdinand Hiller, pubblicato per la prima volta nel 1855.
Qual è la posizione che l’italiano più famoso del suo tempo detiene oggi con
Mozart e Wagner nella discussione sull’importanza sociale dell’opera lirica
in generale? Partecipate alla discussione
sul segno lasciato da Rossini!